È il nucleo più antico della città. A partire dall’età del bronzo i primi insediamenti umani si piazzarono proprio nell’Acropoli del Piano di Castello che domani, alle 16, si racconta ai volterrani attraverso un plastico che riproduce il sito archeologico.
Si tratta di un evento per il Colle, una data storica a palazzo Minucci Solaini grazie all’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti Volterrani, che ha realizzato il lavoro con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra. Dopo la presentazione sono previste visite guidate alla scoperta del Piano. Gli scavi, iniziati nel 1926 e succedutisi, con fasi di interruzione, fino ad oggi, hanno messo in evidenza che su questo balcone naturale, da dove si può ammirare una splendida vista sulla Valdicecina, fu fondato il principale santuario della città etrusca già verso la metà dell’VII secolo a.C.. Tale luogo di culto sopravvisse in epoca romana e fu abbandonato intorno al III secolo d.C.
Il modello è realizzato con la consulenza di Marisa Bonamici che ha diretto dal 1987 gli scavi e di Lisa Rosselli, entrambe del dipartimento di Archeologia dell’Università di Pisa. «Doneremo il plastico al Comune perché sia utilizzato a scopo didattico sul luogo degli scavi», dicono dall’Associazione.